La Chiesa Valdese di piazza Cavour vorrebbe riproporre la memoria di persone che per reati di opinione siano state perseguitate, maltrattate, uccise e/o siano attualmente in carcere, dal 2015 ad oggi.
Per questo abbiamo organizzato una mostra a cui possono partecipare artisti italiani e stranieri che abbiano compiuto i 18 anni di età e che ha per oggetto ritratti di persone i cui diritti siano stati lesi.
BANDO - Come partecipare
La Mostra di arti grafiche e visive "ARTE PER I DIRITTI UMANI 2024" ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International.
Ecco una anteprima di alcune delle opere già pervenute. Per il resto vi aspettiamo in via Marianna Dionigi da venerdì' 6 a mercoledì 9 DICEMBRE 2024.
MANIZHA SEDDIQI [Afghanistan]
Manizha Seddiqi, eminente difensora dei diritti umani in Afghanistan, è stata arbitrariamente arrestata semplicemente per aver esercitato il suo diritto alla libertà di espressione e di riunione pacifica.
Anch’essa membro del Movimento Spontaneo delle donne afgane, è scomparsa dopo essere stata arrestata il 9 ottobre 2023. Solo dopo alcune settimane si è saputo che era sotto la custodia dei Talebani. L’arresto viola il Patto internazionale sui diritti civili e politici, cui l’Afghanistan ha aderito.
9 Aprile 2024: Manizha è stata scarcerata. Rimane tuttavia una ‘sorvegliata speciale’.
Fonte: Amnesty-Italia
ILARIA SALIS [Ungheria]
Ilaria Salis è un'insegnante sarda di 39 anni. Da febbraio 2023 è rinchiusa nel carcere di massima sicurezza di Budapest, accusata di are aggredito due neonazisti durante una manifestazione antifascista. I due hanno riportato lesioni guaribili in pochi giorni.
Ilaria rischia 16 anni di carcere: nessuna proporzione tra richiesta della pena e reato commesso. Il regime detentivo è durissimo. Da più parti viene chiesto al Governo italiano, al momento muto, di intervenire per l'estradizione.
Ilaria Salis è stata rilasciata il 16 Giugno 2024
Fonte: Amnesty-Italia
NARGES MOHAMMADI [Iran]
Premio Nobel per la Pace 2023
Narges Mohammadi, attivista per i diritti umani imprigionata diverse volte. Rinchiusa a Shahr-e Rey (Teheran) è sottoposta a isolamento e torture e le è negata assistenza medica. E' la punizione per le sue campagne contro l'uso dell'isolamento nelle carceri e per aver cercato la responsabilità per le centinaia di omicidi avvenuti durante le proteste del novembre 2019. Nel 2022 viene condannata a 8 anni di reclusione, due di esilio e 74 frustate e 4 mesi di pulizia per le strade.
A gennaio 2023, Narges Mohammadi è riuscita a far uscire dal carcere una lettera (non è mai semplice e comporta per lei ulteriori punizioni). Nella lettera, chiede alle Nazioni Unite di inserire l’apartheid di genere nella lista dei crimini contro l’umanità «perché in tutto e per tutto simile all’apartheid razziale».
Il testo per intero della lettera, mandata in esclusiva per l’Italia al Corriere della Sera.
MASHA AMINI [Iran]
Mahsa Amini, viene arrestata Il 13 settembre 2022 dalla polizia religiosa nella capitale iraniana perché non indossa correttamente il velo (hijad) secondo la Legge in vigore dal 1981 per tutte le donne nel Paese, sia straniere che residenti.
Ai parenti in macchina con lei viene detto che farà un breve corso di rieducazione. Muore tre giorni dopo in circostanze sospette mentre ancora detenuta dalla polizia (Kurdistan 21 settembre 1999 - Teheran, 16 settembre 2022).
Fonte: Amnesty-Italia
ALEKSEJ NAVAL'NYI [Russia]
Aleksej Naval’nyj, artefice della Fondazione Anticorruzione – è stato perseguitato per le sue attività, opinioni e opere di denuncia in capo al regime. Nel 2017 viene aggredito con un acido che gli fa perdere parte della vista. Subisce un tentativo di avvelenamento nel 2020. Arrestato nel 2021.
Nell'ottobre 2021 riceve il Premio Sacharov per la libertà di pensiero del Parlamento europeo. Nello stesso mese la Commissione carceraria russa lo indica come terrorista. Il 25 Dicembre 2023 è trasferito a Kharp ( 60 km. a nord del Circolo Polare Artico).
Viene trovato morto, all’interno del carcere, il 16 Febbraio 2024.